Un film che ha già fatto trasalire una parte politica completamente fuori dalla storia, continua a suscitare polemiche. Si tratta di “Red land – Rosso Istria“, la storia del periodo storico immediatamente successivo alla ignobile resa dell’8 settembre 1943 quando, nei confronti delle popolazioni Fiumane, Giuliane e Dalmate, si scatenò la furia vendicatrice dei partigiani rossi.
La trama rende finalmente giustizia alle vittime delle foibe e alla figura di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana che venne barbaramente violentata e uccisa dai partigiani di Tito sotto la spinta della furia anti-italiana. Il doloroso esodo dei profughi istriani è un fatto che non può e non deve essere cancellato da alcuno.
Eppure, le polemiche completamente fuori luogo avrebbero condotto la maggior parte delle sale a rifiutare la proiezione del film in diverse città, provocando il risentimento degli esuli e delle loro famiglie.
Non sono mancate le minacce in rete, ignobili e idiote, anche da parte dei negazionisti, fortunatamente una minoranza destinata a soccombere di fronte a realtà incontrovertibili il cui sostegno non può essere marchiato di fascismo.
La locandina del film rimarrà, quindi, esposta su questo magazine, ovviamente a titolo gratuito, a dimostrazione che la storia, anche quella sconveniente, non si cancella.