“Bucato” il sito della Siae. L’azione è stata rivendicata da un gruppo di attivisti hackers, Anonplus, che venerdì scorso ha effettuato un accesso abusivo al portale della Società italiana autori e editori, contro il quale ha effettuato un attacco con “defacing” mediante la sostituzione della homepage istituzionale con l’immagine del gruppo attaccante. La notizia è stata resa nota dagli stessi hackers attraverso un tweet con il quale hanno anche annunciato di detenere informazioni e documenti della Siae. La tipologia di attacco perpetrato è frutto di una violazione del server resa possibile da una vulnerabilità nota della piattaforma Drupal su cui gira il sito web della società.
La Siae, nel confermare il cyber attacco subìto, ha affermato che nessun dato sensibile è stato trafugato dagli attaccanti e che l’accesso abusivo ha portato come conseguenza solo la sostituzione della homepage del sito. Ma alcuni analisti sostengono che sarebbero state trafugate informazioni personali degli iscritti.
La “settimana nera” di Anonymous
In questi giorni anche Anonymous ha messo a segno una serie di offensive cyber attraverso le quali si è impossessata ed ha diffuso dati di ministeri e polizia. Ancora una volta la preannunciata offensiva cibernetica ha evidenziato l’esistenza di significative vulnerabilità che compromettono seriamente la sicurezza di aziende ed istituzioni italiane. Gli hacktivisti, nel corso della autocelebrata “settimana nera” hanno dato notizia di accessi ai database di Equitalia, Ministeri, partiti politici e diversi istituti del Cnr. Diffuse, inoltre, anche informazioni relative ai tesserati della Lega Nord Trentino e di Fratelli d’Italia. Accessi rivendicati dagli hackers sono anche quelli ai database con i dati degli associati di Assopolizia.