La Corte Costituzionale ha rinviato di un anno la decisione sul processo a Marco Cappato accusato di assistenza al suicidio. La Consulta ha di fatto passato la palla al Parlamento invitandolo a legiferare a breve sulla questione eutanasia e testamento biologico che rimangono, oggi più che mai, temi caldi. La storia di Marco Cappato, presidente dell’associazione Luca Coscioni, famoso per aver accompagnato nel febbraio 2017 dj Fabo in Svizzera aiutandolo nel percorso per l’interruzione della vita, da subito creó forti discussioni portando così Cappato sotto processo a Milano. Adesso, però, la questione di costituzionalità dell’articolo 580 del Codice penale è stata rimandata all’udienza del 24 settembre 2019.
Italiani favorevoli all’eutanasia
In occasione della decisione della Corte Costituzionale, l’argomento è tornato agli onori della cronaca scatenando opinioni, pareri e polemiche tra favorevoli e contrari. Secondo un sondaggio dell’Eurispes (2016), sei italiani su dieci sono favorevoli all’eutanasia (59,6%). Sono invece sette su dieci i favorevoli al testamento biologico (71,6%) e tre su dieci al suicidio assistito (29,9%).
I dati Eurispes raccontano anche l’evoluzione dell’opinione degli italiani su queste questioni così delicate.
Nel 2007, dopo i due casi di Terry Schiavo e Piergiorgio Welby, si è registrato il picco più alto degli italiani favorevoli all’eutanasia, con il 68%. Nel 2010, all’indomani del caso Englaro, la percentuale è pressoché invariata, 67,4%. I consensi a favore poi diminuiscono, arrivando nel 2012 a rappresentare la metà degli italiani (50,1%). Nel 2013, l’Eurispes registra un balzo in avanti di oltre 14 punti percentuali, rilevando il 64,6% dei consensi.
Anche sul testamento biologico i favorevoli hanno sempre rappresentato nel tempo la maggioranza. Nel 2007 il 74,7% dei cittadini era favorevole, nel 2010 si è registrato il picco più alto con 8 italiani su 10 favorevoli (81,4%). Nel 2011 ha detto sì al testamento biologico il 77,2% degli italiani, nel 2012 il 65,8%, nel 2013 il 77,3%, per poi diminuire di nuovo nel 2014 al 71,7% e nel 2015 al 67,5%.
Sul tema del suicidio assistito il monitoraggio, che parte dal 2012, ha evidenziato nel 2013 il picco più alto delle dichiarazioni favorevoli (36,2%) e nel 2015 il più basso (25,3%).