a cura di Sara Novello
Prurito, vesciche, piaghe e infiammazione sono una fonte continua e debilitante di dolore, vergogna e sofferenza per molte persone che lottano con la malattia allergica della pelle nota come dermatite atopica o eczema.
Una vita sociale distrutta
Una nuova indagine suggerisce che molti di coloro che combattono l’eczema da moderato a severo soffrono di incapacità o riluttanza a impegnarsi in attività e socializzazione, il che porta ad una qualità di vita notevolmente ridotta. “Più grave è l’eczema, peggiore è la salute generale, la qualità della vita e l’insoddisfazione alla vita stessa”, ha detto l’autore dello studio, il dottor Jonathan Silverberg, direttore del Centro multidisciplinare di eczema presso il Northwestern Memorial Hospital, Chicago.
Causa elusiva e cura sconosciuta
Farmaci topici, immunoterapia e probiotici possono aiutare a gestire tale condizione ma il trattamento è complicato in quanto “nessun paziente con eczema é uguale a un altro, ciò significa che i pazienti con diversi fattori scatenanti e diversi gradi di gravità e sintomi richiederanno un diverso approccio di trattamento personalizzato per ciò che rischia di diventare un disturbo cronico a lungo termine”, ha dichiarato Silverberg.
Lo studio
I risultati conclusivi dello studio fatto su 600 pazienti affetti da eczema (con malattia lieve, moderata o grave) ha rivelato un unico filo conduttore: insoddisfazione per la propria vita. In particolare un quarto dei pazienti ha dichiarato di essere in buona salute mentre il 16% ha descritto la loro salute generale, scarsa. Tra i pazienti più gravi quasi un terzo ha dichiarato di essere molto insoddisfatto della vita. Tra quelli con lieve eczema, quasi il 18 % ha detto di aver evitato di socializzare a causa del loro aspetto, mentre il 23 % ha limitato le attività quotidiane. Queste cifre sono aumentate fino al 40% e al 43%, rispettivamente, quando sono stati inclusi pazienti moderati e gravi.
Anche gli italiani fortemente colpiti
Durante il 93° congresso nazionale Sidemast, tenutosi a Verona. si è discusso di patologie della pelle, come tumori ed eczema, che vedono gli italiani tra i più colpiti d’Europa: almeno l’8% degli over 18.
Come comportarsi verso l’eczema
L’Eczema o l’eczema atopico è uno stato di interfaccia caratterizzato da infiammazione cronica e da frequenti ricadute classificandola come la più diffusa patologia infiammatoria della pelle a livello globale. Colpisce maggiormente in età pediatrica (0-14 anni) e si caratterizza per un prurito particolarmente intenso che talvolta impedisce le normali attività quotidiane come studiare, dormire o concentrarsi. Questa malattia cutanea è molto diffusa nei paesi industrializzati dove, soprattutto tra i bambini, si registra un’incidenza di circa il 15-20%. Nell’età pediatrica va trattata e curata adeguatamente perché bloccarla significa, prevenire il verificarsi di una vita disagiata oltre che l’insorgere di allergie e asma. Il modo più efficace in cui i pazienti possono limitare l’impatto dell’eczema sulla qualità della vita è quello di “tenere sotto controllo il prima possibile i sintomi”, ha consigliato Silverberg. Se non trattati in tempo i sintomi degenerano sempre pi§portando alla disperazione i pazienti colpiti che a quel punto possono fare gran poco per limitare la malattia”.