a cura di Raja
Erano le 7.30 di questa mattina quando a Londra una Ford Fiesta grigia, condotta da un uomo di colore, ha deviato dalla sede stradale di St. Stephen Halle e, dopo avere investito ad alta velocità un ciclista ed alcuni passanti, ha terminato la corsa contro le barriere protettive di cemento del Parlamento britannico a Westminster.
La sicurezza ha immediatamente provveduto a fermare l’autista estraendolo dalla vettura, mentre i mezzi di soccorso giunti sul posto provvedevano ad evacuare i feriti le cui condizioni non sono state comunque giudicate gravi. Le zone adiacenti al Parlamento sono state immediatamente sottoposte al lockdown con numerosi cordoni di polizia, in particolare la Victoria Tower, Parliament Square e Millbank e la fermata della metropolitana.
Il responsabile dell’accaduto, un ventinovenne immigrato con cittadinanza britannica la cui identità non è stata ancora rivelata, è stato tradotto presso gli uffici del Met counter terrorism command per essere interrogato, ma si è rifiutato di rispondere alle domande rivoltegli dagli investigatori. Secondo Neil Basu, capo dell’antiterrorismo britannico, “sulla base delle informazioni finora raccolte non crediamo che questa persona sia nota al MI5 o all’antiterrorismo”.
Nel primo pomeriggio la polizia ha effettuato tre perquisizioni, in abitazioni che in tempi recenti hanno ospitato il fermato di Westminster, due a Birmingham ed una a Nottingham. Le indagini finora esperite dagli investigatori hanno ricostruito gli itinerari percorsi dall’auto sino dal pomeriggio del 13 agosto quando, proveniente da Birmingham, la vettura ha percorso brevi tratti stradali nei pressi di Tottenham court road fino a fermarsi nelle ore notturne nei pressi di Westminster, riprendendo la marcia alle 6 di stamane e terminando la sua corsa a Westminster.
L’esecutivo britannico, dopo la riunione del comitato Cobra, competente per le emergenze terrorismo, ha rassicurato la cittadinanza sul cessato allarme, raccomandando comunque ai cittadini di collaborare con la polizia per segnalare ogni ulteriore emergenza.
Le misure di sicurezza nei pressi dei palazzi istituzionali della capitale britannica sono state rinforzate già dal marzo 2017, successivamente all’attacco avvenuto sempre nei pressi del ponte di Westminster da Khalid Masood che, alla guida di un’auto, travolse i passanti venendo neutralizzato dalla polizia dopo una colluttazione a seguito della quale gli agenti furono costretti a fare uso delle armi da fuoco.