Gravi difficoltà per il generale Khalifa Haftar. I terminal petroliferi di Ras Lanuf e Sidra, in Libia, sarebbero caduti nelle mani delle milizie anti-governative del rais Ibrahim Jadhran, nel 2012 già a capo dei guardiani dei pozzi incaricati della sicurezza, successivamente esautorato dal ruolo e diventato un feroce nemico del generale Haftar.
La compagnia petrolifera nazionale, la Nos, ha annunciato la chiusura dei due terminal e l’evacuazione dei dipendenti, a scopo cautelativo.
Da ieri, infatti, sono in corso raid aerei delle forze fedeli ad Haftar contro le milizie di Jadhran. A breve è atteso un attacco di terra delle truppe del generale per tentare di riconquistare i due fondamentali snodi petroliferi. Intanto, secondo l’agenzia di stampa ‘Xinhua’, sarebbero 34 le vittime nelle ultime 48 ore a seguito degli scontri nella Mezzaluna petrolifera.
Il porto di Sidra è il maggiore terminal per l’esportazione di greggio e le implicazioni a livello internazionale, soprattutto con Francia, Egitto ed Emirati arabi, potrebbero farsi sentire nel computo del peso politico del generale Haftar nella ricerca di una soluzione della crisi libica.
Le forze del generale sono impegnate su più fronti, dovendo fare fronte alla guerriglia in corso da giorni nella città di Derna, ancora in mano agli estremisti islamici e allo stillicidio di azioni da parte delle milizie operanti nelle zone desertiche nell’est della Libia.