Erano le 10,30 di questa mattina quando a Liegi, in Belgio, due poliziotte e una passante sono rimaste uccise da un uomo che ha sparato urlando “Allahu akbar”. Le agenti stavano procedendo ad un controllo di routine nei confronti dell’uomo nei pressi del Café des Augustins, al centro della città belga, quando l’individuo è riuscito ad accoltellare entrambe alle spalle impossessandosi della pistola di uno di loro.
Successivamente l’uomo si è dato alla fuga raggiungendo un’auto posteggiata poco distante dal luogo dell’accoltellamento e uccidendo una donna seduta all’interno. Giunto nei pressi del liceo Léonie de Waha tentava di prendere in ostaggio un’altra donna ma gli agenti, dopo averlo raggiunto, lo neutralizzavano dopo un conflitto a fuoco nel quale due di loro rimanevano feriti.
Il killer è stato identificato per Benjamin Herman, 36enne, da poco uscito dal carcere dove era ristretto per reati comuni.
Gli inquirenti indagano sulla possibilità che si sia radicalizzato durante il periodo di detenzione trascorso, come emerge da fonti investigative, con altri detenuti di credo islamico già noti per le tendenze estremiste.
Il sindaco di Liegi, Willy Demeyer, si è subito recato sul posto e mantiene un costante contatto con gli apparati di sicurezza impegnati a ricostruire l’accaduto. Il Centro di crisi federale belga segue costantemente l’evolversi della situazione, come riferito su Twitter dal ministro degli Interni, Jan Jambon.