Proteste e incidenti hanno caratterizzato la tappa romana del 101° Giro d’Italia. Il bilancio è di 7 fermati e una cinquantina di persone denunciate in stato di libertà per manifestazione non autorizzata. La mobilitazione era stata preannunciata anche sui social network, con l’hasthag #CiVediamoInGiro, indetta dai movimenti pro-palestina per protestare contro l’omaggio reso a Israele in occasione della tappa inaugurale della competizione.
La campagna organizzata dalla rete di sostegno contro “l’occupazione” israeliana, ha organizzato diverse azioni di disturbo durante lo svolgimento del Giro, culminate nelle proteste di ieri condite di lancio di oggetti contro le forze dell’ordine e del tentativo di occupare il percorso della gara in prossimità del passaggio al Circo Massimo.
Circa 150 persone, sventolando bandiere palestinesi e accendendo fumogeni, hanno tentato di ostacolare il passaggio dei ciclisti in tre diversi episodi venendo bloccati dagli agenti di polizia impegnati per la sicurezza della manifestazione sportiva.
In occasione dell’ultimo giro del percorso, i manifestanti hanno reiterato il tentativo di invadere il suolo stradale dapprima lanciando oggetti contro gli addetti alla sicurezza e, successivamente reagendo violentemente all’opposizione degli agenti costringendo gli stessi a effettuare una carica di alleggerimento. Al termine dell’episodio la Polizia ha fermato sei persone, che sono state condotte in questura, per accertare le loro responsabilità anche visionando le immagini della polizia scientifica, mentre una settima persona è stata arrestata per resistenza. Durante i tafferugli sono rimasti contusi quattro operatori di polizia.
Tutti i partecipanti alla protesta verranno denunciati per manifestazione non autorizzata.