Israele ha confermato l’autenticità di un video condiviso sul web che mostra le immagini di un cecchino israeliano che spara a un palestinese disarmato. Il ministro della Difesa del paese ebraico, Avigdor Lieberman, durante il suo viaggio in Cile, dove si trova per la ratifica di alcuni accordi bilaterali, ha elogiato il militare autore dell’azione: “Il cecchino merita una menzione, il fotografo la corte marziale”, ha commentato Lieberman, citato da Times of Israel.
Il Ministro ha giustificato l’eccitazione del soldato e dei suoi compagni dopo aver abbattuto il manifestante: “La verità deve essere chiara. Le forze di difesa israeliane (IDF) sono l’esercito più morale al mondo, ma quando ti trovi di fronte a situazioni di forte tensione, a volte si perde il controllo”.
Le immagini sono state riprese dalla parte israeliana del confine e mostrano il palestinese colpito da un proiettile ad una gamba, probabilmente a scopo di immobilizzarlo e renderlo inoffensivo. I manifestanti erano stati invitati più volte ad allontanarsi dalla recinzione.
“Che video leggendario”, commenta un commilitone del cecchino dopo lo sparo
Il filmato ha provocato dure polemiche provenienti fra tutte le fazioni politiche in Israele. Se da una parte è forte il sentimento di indignazione, dall’altra si ribadisce che le forze di sicurezza israeliane hanno più volte intimato ai manifestanti di non tentare di avvicinarsi alla linea di confine proprio per non provocare reazioni da parte dei militari di Tsahal.
I vertici dell’esercito israeliano, in un comunicato diffuso in settimana, hanno riferito che la sparatoria sarebbe avvenuta nel dicembre 2017 durante gli scontri nei pressi del kibbutz di Kissufim, dopo che i militari israeliani avevano più volte intimato alla folla di non avvicinarsi ulteriormente alla linea di confine e che le voci di “giubilo” successive allo sparo non apparterrebbero ai soldati impegnati nell’azione ma ad altri militari posizionati nelle vicinanze.