Tutti in sostegno di Londra, anche l’Italia senza governo. Il Belpaese si è unito all’espulsione di massa di diplomatici russi come conseguenza dell’avvelenamento dell’ex spia, Sergei Skripal e di sua figlia Yulia, avvenuto il 4 marzo scorso a Salisbury, in Gran Bretagna. Il premier uscente, Paolo Gentiloni, incaricato del solo disbrigo degli affari correnti, ha preso una decisione di politica estera delicatissima. Nel rispetto del governo che sta per formarsi e nel rispetto del voto degli italiani, avrebbe dovuto astenersi e non procedere all’espulsione dei due diplomatici russi. Gli italiani, infatti, il 4 marzo hanno chiaramente fatto capire che la gestione Pd degli ultimi cinque anni non è stata di loro gradimento. Eppure, come se nulla fosse, Gentiloni azzarda una decisione per piegarsi, nuovamente, alla volontà di Theresa May e dell’Europa.
Sarebbe interessante capire con chi si è consultato Gentiloni, visto che di queste iniziative bisogna dare conto agli italiani, i veri datori di lavoro dei politici. Eppure, ancora una volta, sprezzanti di ogni indicazione che arriva dai cittadini, gli esponenti del Pd si comportano a loro piacimento.
Indipendentemente dalle colpe della Russia, di cui peraltro Londra, al momento, non ha mostrato prove certe ed inconfutabili, considerando che ogni condanna viene emessa successivamente ad un processo che renda certa la colpevolezza del reo (e questo, oltretutto, non sempre accade) e senza alcuna propensione particolare per Vladimir Putin, ci si chiede perché, ancora una volta l’Italia si accodi al volere di altri Paesi senza essere in grado di sviluppare una politica propria e indipendente.
La posizione di Lega e Fratelli d’Italia
La notizia dell’espulsione dei diplomatici russi dall’Italia ha fatto infuriare alcuni politici. Tra questi Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che attraverso la sua pagina Facebook ha fatto sapere come sia “Inaccettabile che un Governo dimissionario decida di espellere due funzionari dell’ambasciata russa. Sono gli ultimi colpi di coda di un governo asservito alla volontà di Stati esteri che per fortuna sarà messo presto nelle condizioni di non nuocere più gli interessi nazionali italiani”.
Contrario anche Matteo Salvini, leader della Lega, intervenuto anche lui sull’argomento con un post sui social network: “Boicottare la Russia, rinnovare le sanzioni ed espellerne i diplomatici non risolve i problemi, li aggrava. Arrestare l’ex presidente della Catalogna, li aggrava. Sanzioni e manette? Meglio il dialogo. Voglio un governo che lavori per un futuro di pace,crescita e sicurezza, chiedo troppo?”.
Tutti i diplomatici espulsi
In totale sono 140 i diplomatici russi espulsi da 25 Paesi alleati e partner della Nato. Una situazione che potrebbe avere gravissime ripercussioni internazionali nei rapporti con Mosca, anche sotto il profilo economico, che non andrebbero sottovalutate. Tra quelli che invece si sono tirati fuori ci sono, ad esempio l’Austria e la Slovacchia, infischiandosene dell’obbligo di seguire le decisioni sulla politica estera dell’Ue.