a cura di Sara Novello
L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea continua a creare tensione nel Paese. La linea del Premier, Theresa May, è in alcuni casi duramente contestata complicando i negoziati con Bruxelles. Un esempio è la posizione dell’eurodeputato britannico Gerard Batten, leader dell’Ukip (il Partito per l’indipendenza del Regno Unito), che ha duramente sottolineato come la Gran Bretagna non si arrenderà all’Unione Europea, nonostante la remissiva impostazione che il Primo ministro May sta cercando di dare ai negoziati Brexit. “La Gran Bretagna si accontenterà solo di una resa condizionale!”.
Riparte il carosello della Hard Brexit
Gerard Batten, parlando al Parlamento europeo, ha più volte sottolineato che la ragione per cui gli inglesi hanno votato per lasciare l’Ue era “riprendere il controllo”. Secondo Batten l’unico partito che potrebbe far pesare la sua posizione sui negoziati é quello che ha vinto e consegnato agli inglesi la possibilità di uscire dall’Ue, cioè l’Ukip, secondo cui “nessuna resa” sui concordati Brexit deve essere permessa. Questa posizione é l’unica che dovrebbe essere perseguita dal governo britannico.
Batten ha anche dichiarato: “La Commissione vuole una resa incondizionata, ma la signora May si accontenterà della resa condizionata! Il referendum dell’Ue è stato portato e vinto dal Partito per l’indipendenza del Regno Unito e la posizione dell’Ukip non è una resa. Quando il popolo britannico ha votato per andarsene, ha votato per riprendere il controllo. Niente più soldi per l’Ue, niente più leggi europee imposte al Regno Unito, niente più confini aperti!”. Parole dure che rimbombano nel Parlamento europeo come una minaccia sui futuri rapporti tra Regno Unito e Unione. “Non accetteremo sottomissione all’Unione europea, vogliamo la piena indipendenza e il ritorno al nostro precedente status di Stato-Nazione democratico indipendente”.
Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha aperto oggi un dibattito Brexit di tre ore al Parlamento europeo dichiarando che il Regno Unito rimpiangerà la decisione di lasciare il blocco. “Il 29 marzo 2019, a mezzanotte, il Regno Unito lascerà l’Unione europea. Allora arriverà il momento in cui rimpiangerà la sua decisione – ha detto – Abbiamo bisogno di ulteriore chiarezza dal Regno Unito se vogliamo raggiungere una comprensione della nostra futura relazione. A tal proposito, la scorsa settimana, il presidente Tusk ha distribuito bozze di linee guida che saranno discusse dai leader dell’UE27. A un anno dalla fine è giunto il momento di concretizzare discorsi e trattati”.