E’ nata la “Nueva Cuba”, come ironicamente viene chiamata dai cittadini venezuelani residenti all’estero. Con uno Paese ormai in preda al caos, Nicolas Maduro, l’ex autista di Chavez, ha deciso di cedere alla tentazione di esercitare il pieno controllo, quasi a “immagine e somiglianza di Castro”. Sono “stile dittatore”, infatti, le nuove misure adottate dal governo dell’ ex autista, annunciate giá dallo scorso agosto. Dopo la chiusura delle frontiere, è stata disposta la nazionalizzazione in ogni settore.
E’ stato lo stesso presidente della Costituente, Delcy Rodríguez, alcuni mesi fa, a illustrare il nuovo programma diviso in diversi punti. “L’elenco dei divieti, espropriazioni e nazionalizzazioni indica che il paese Latino Americano ha cessato di essere una repubblica ed è diventata la Nuova Cuba, con l’aggravante che Maduro porta sulle sue spalle crimini per un numero di oltre 150 cittadini”, rivela l’agenzia di stampa OPI. Ma la comunità internazionale rimane il silenzio.
Ma in cosa consiste il programma ironicamente chiamato Nueva Cuba?
Ed ecco i punti principali del programma, in cui è possibile chiarire in cosa consiste il sistema Paese Nueva Cuba, targato Maduro.
“Lo Stato potrà assegnare i terreni espropriati a contadini o a occupanti specifici. Il terreno non può essere venduto, ipotecato o trasferito in alcun modo.
Le fattorie saranno trasformate in società di produzione al servizio della rivoluzione e la produzione agricola e zootecnica andrà ai centri di raccolta dello Stato.
Si procederà alla nazionalizzazione del sistema educativo privato e tutto il personale andrà a libro paga dello Stato. L’educazione statale sarà imposta a tutti i livelli.
Tutti gli studenti della scuola dell’infanzia, della scuola superiore e dell’università indosseranno una divisa di flanella rossa con la scritta “Ministero della Pubblica Istruzione della Bolivia Bolivariana”, il cappotto e i pantaloni blu scuro con le scarpe nere.
Alcune materie, come la storia e la geografia del Venezuela, saranno adattate e altre saranno eliminate dai programmi di studio; si terranno corsi legati alla dottrina del socialismo nel XXI secolo.
I nuovi laureati saranno formati come tecnici nei settori della metallurgia, carpenteria, petrolio, arte, elettricità e costruzioni. Una volta laureati, andranno subito al servizio della rivoluzione.
Gli istituti privati cambieranno il loro nome usando quelli degli uomini e delle donne della rivoluzione. Tutte le stazioni radio saranno espropriate. Tutti i giornali a livello nazionale saranno espropriati.
L’accesso a Internet verrà interrotto. L’uso del cavo e di altre comunicazioni digitali sarà limitato alle agenzie ufficiali, agli hotel e alle strutture turistiche.
L’uso della telefonia mobile sarà ad uso esclusivo del personale dello Stato, a meno di rare e documentate richieste di eccezione.
A tutte le entità pubbliche sarà vietato utilizzare immagini e articoli con influenze imperialiste come Babbo Natale, Micky Mouse, ecc.
Sarà avviata la nazionalizzazione del sistema sanitario privato.
Verrà imposta l’espropriazione degli edifici, delle strutture e delle attrezzature mediche, al 5% del loro valore.
La consegna del passaporto per viaggiare al di fuori del paese sarà assoggettata alle valutazioni delle autorità competenti.
Alle persone che compaiono negli elenchi degli oppositori alla Rivoluzione, come la richiesta per il richiamo al Presidente della Repubblica, non verrà consegnato un nuovo documento di identità e passaporto, a meno che non si sottopongano volontariamente a corsi di orientamento civico, riconoscano per iscritto gli errori del passato e rispettino un periodo di prova sotto il controllo statale.
La pratica della propria professione sarà vietata a qualsiasi professionista o tecnico che si rifiuta di servire lo Stato.
La patria potestà sui cittadini di età inferiore ai 21 anni sarà condivisa con lo Stato. Sarà creata la milizia popolare che utilizzerà progressivamente tutte le strutture delle Forze Armate nazionali. L’Istituto di sicurezza sociale della FFA assumerà con obbligo sociale almeno 250 mila riservisti con i quali sostituire progressivamente le forze armate nazionali.
La milizia popolare sarà incorporata esclusivamente secondo i canoni ideali della rivoluzione. Tutta la polizia statale e municipale verrà riconsolidata sotto un unico comando. Il servizio militare obbligatorio per entrambi i sessi sarà prestato a partire dai 17 anni.
Il consumo e l’importazione di bevande alcoliche verranno vietati così come l’importazione di articoli di lusso, elettrodomestici e auto di grossa cilindrata. Qualsiasi tipo di attività sportiva svolta sotto il controllo dello Stato. La catechesi al di fuori delle Chiese verrà proibita. Lo Stato supervisionerà seminari e altri centri di formazione religiosa . Il visto sarà cancellato e qualsiasi clero o parroco di nazionalità straniera sarà invitato a lasciare il paese”.