Un attacco hacker al sistema informatico del governo tedesco che andrebbe avanti da un anno. E’ quanto emerso da fonti stampa poi confermate da esponenti delle istituzionali. Uno choc per la Germania e il suo sistema di efficienza. Si tratterebbe, infatti, del più grande attacco informatico ai danni del governo di Berlino che ritiene di aver già individuato i colpevoli. I sospetti, secondo le prime dichiarazioni, cadrebbero sui russi che, attraverso il gruppo di pirati informatici APT28 (noto come “Fancy Bear”) sarebbe riuscito a rubare dati sensibili. Secondo le indagini svolte sul gruppo, gli investigatori li ritengo i responsabili dell’attacco al Bundestag nel 2015.
‘Bucati’ i server del governo e delle agenzie di sicurezza
L’attuale attacco, invece, avrebbe violato i sistemi di sicurezza del ministero degli Esteri e della Difesa. Attraverso un malware, infatti, sarebbero stati trafugati dati sensibili. Ma non solo. L’infiltrazione andrebbe avanti da un anno, ma è stato scoperto solo a dicembre. Il ministro dell’Interno tedesco ha fatto sapere che l’attacco è stato “neutralizzato e tenuto sotto controllo”. Nonostante questo “l’incidente viene trattato come un’alta priorità e con risorse massicce” da parte dell’intelligence, ha sottolineato Johannes Dimroth, portavoce del Ministero.
Sospetti sui russi
Dalle prime informazioni trapelate, i presunti responsabili sarebbero i pirati informatici appartenenti al gruppo russo APT28, e legato ai servizi militari russi del GRU ( gli stessi accusati di aver hackerato la campagna elettorale di Hillary Clinton negli Stati Uniti). Un’ipotesi sulla quale stanno lavorando i servizi segreti di Angela Merkel. Secondo fonti del Bild, tuttavia, il ‘buco’ non sarebbe da attribuire ad APT28. Si tratterebbe di qualcosa di molto più sofisticato, un attacco preparato a lungo anche se con la stessa area d’origine: la Russia.