Non sono immagini di ferite riportate ad Aleppo, né tantomeno a Baghdad. Le foto che proponiamo si riferiscono alle conseguenze degli scontri di ieri sera a Torino e raffigurano le lesioni riportate dagli agenti di polizia rimasti feriti da bombe carta, all’interno delle quali erano state inserite schegge di ferro. Ogni ulteriore commento può apparire superfluo, se non fosse atto a scuotere le coscienze di chi sarà delegato a giudicare il comportamento dei sedicenti antifascisti.
Le condotte messe in atto dagli antagonisti durante la manifestazione di ieri sera a Torino, poste in atto deliberatamente e con l’aggravante della premeditazione, rasentano il reato di terrorismo.
E non ci pare un’esagerazione dovuta alla sola emozione provocata dalle immagini che ci sono giunte, ma un memorandum per chi, in questo particolare periodo, tenta di voltarsi dall’altra parte quando le violenze squadriste hanno una matrice politica diversa dai fascisti che vorrebbero combattere.
Agli agenti di polizia colpiti dall’insensata violenza dei soliti, va tutto il nostro affetto.
Coisp: “Ma quale antifascisti..”
“Ma quali antifascisti. Ma quale pacifisti. Ieri a Torino anarcoidi criminali hanno tentato di uccidere gli appartenenti alle Forze dell’ordine impegnati a svolgere il proprio dovere con l’ennesima assurda aggressione che, stavolta, ha visto alzare il tiro fino a utilizzare bombe carta farcite con pezzi di metallo. Schegge che si trasformano in veri e propri proiettili, conficcandosi nella carne e bucando perfino le protezioni delle uniformi, esattamente come è accaduto ieri sera quando sei Poliziotti, a cui va tutta la nostra vicinanza, sono stati investiti dal metallo e sono rimasti seriamente feriti”. Così Domenico Pianese, Segretario generale del Coisp, Sindacato indipendente di polizia, dopo le aggressioni alle Forze dell’ordine avvenute ieri sera a Torino durante il corteo dei centri sociali contro Casapound.
“La strategia del disordine messa in atto da movimenti che si definiscono antifascisti – incalza Pianese – e che con questo cercano invano di mascherare i loro chiari intenti criminali, è sempre più evidente, e si diffonde a macchia d’olio in maniera niente affatto casuale elevando il livello dello scontro a un punto tale che lo Stato non può più ignorarlo né restare inerme. Esiste un preciso dovere di impedire questo progetto eversivo di chi sfrutta le tensioni sociali ad ogni buona occasione per accanirsi contro i tutori della sicurezza di tutti. Oggi ormai gli operatori delle Forze di Polizia vanno a svolgere i servizi d’ordine in tutte queste situazioni con l’assoluta certezza di dover subire aggressioni di ogni genere, che solo per miracolo non sono costate la vita a qualcuno fino a qui. Ma non si può certo attendere il morto per poi sfoggiare finta indignazione e ancor più fasulla vicinanza ai Poliziotti”.
“Per cominciare – conclude il leader del Coisp – questi criminali devono essere assicurati alla giustizia e ricevere pene severissime. Auspichiamo, inoltre, che almeno in questo momento i partiti politici, in modo unanime, esprimano una ferma condanna nei confronti di chi utilizza queste manifestazioni con il solo e chiaro intento di cercare lo scontro con le Forze dell’ordine per poter fare più male possibile. Tutto questo non ha nulla a che fare con le ideologie politiche, quello che sta avvenendo in tutte le piazze sono reati gravissimi, e questo scempio deve essere fermato”.