a cura di Sara Novello
L’ultimo passo in avanti nel campo della diagnostica è l’utilizzo di un semplice smartphone per verificare in breve tempo cosa sta accadendo dentro di noi. Una vera rivoluzione che aiuterà i pazienti, ma non consentirà mai di sostituirsi ad un medico con diagnosi fai da te.
Fino ad ora, infatti, il 60% del mondo non aveva accesso ai macchinari ultrasuoni perché troppo costosi e spesso ingombranti. Il dispositivo creato potrà stare in una tasca, essendo piccolo e leggero, permettendo soprattutto alla medicina di urgenza di aiutare più persone nel minor tempo possibile.
Come funziona il nuovo dispositivo
Il dispositivo in questione, già approvato dalla FDA, entrerà di fatto in commercio negli Usa nel 2018 ad un costo di molto inferiore rispetto i convenzionali macchinari diagnostici. Veloce e facile da usare, aiuterà tutti gli operatori sanitari, siano essi in grandi ospedale o in strutture più ridotte e limitate, ad accellerare la diagnosi guidando mani esperte per eventuali iniezioni o trattamenti da effettura in breve tempo.
Il suo funzionamento è assai semplice in quanto le immagini saranno facilmente memorizzate in una capacità di 8 GB e condivise rapidamente dal dispositivo a ultrasuoni per smartphone tramite wi-fi protetto, reti cellulari o usb. Il nuovo strumento sarà utilizzato in particolare per le cure primarie come il controllo di addome, reni, cistifellea, tiroide, tessuti molli; condizioni muscolo-scheletriche superficiali, controlli ostretrici e ginecologici attraverso la conferma di gravidanza, situazione della placenta, presentazione fetale, eventuale gravidanza ectopica fino alla medicina d’urgenza e alla medicina vascolare
In futuro potrebbe essere presente in ogni famiglia
“E’ possibile vedere quello che si necessita vedere e la praticità é imbattibile”, ha spiegato il dottor Oliver Aalami, chirurgo vascolare dello Stanford University Hospital and Clinics.
Il dispositivo non servirà solo agli operatori sanitari, il suo scopo andrà ben oltre, come afferma il il dottor John Martin: “Credo che un giorno il dispositivo sarà in tutte le case per risparmiare ansie e visite al pronto soccorso. Se un bambino cade, ad esempio, e si lamenta di un dolore al braccio, i genitori potranno fare una veloce ecografia per verificare lo stato dell’osso, magari poi inviando il referto al pediatra”.
L’obiettivo futuro sarà, dunque, quello di renderlo presente in ogni famiglia come fosse un semplice strumento per misurare la pressione o un termometro, permettendo a ognuno di poterlo usare avvertendo chi di dovere rapidamente. Come per ogni dispositivo sanitario, però, occorre ricordare che il medico resta tale e che solo la sua parola data da una veritiera e chiara diagnosi potrà poi aiutare ad affettuare il corretto trattamento.