Una nuova inchiesta giornalistica, apparsa lo scorso 16 gennaio sul Miami Herald e intitolata “Dirty Gold, Clean Cash”, avrebbe chiarito alcuni aspetti della logistica in seno al commercio dell’oro a Miami, in Florida, dove verrebbero riciclati i profitti dei potenti gruppi criminali latinoamericani. L’inchiesta rivela due plausibili “schemi” di riciclaggio di denaro con cui il crimine organizzato transnazionale avrebbe sfruttato il ruolo di Miami come “hub” di gioielli e oro per ‘ripulire’ i proventi illeciti.
L’attività di Ntr Metals
Secondo l’inchiesta la Ntr Metals di Miami avrebbe importato 3,6 miliardi di dollari di oro illegale da gruppi criminali in America Latina tra gennaio 2013 e marzo 2017. La Ntr é fornitrice del prezioso metallo per la società ‘Elemetal’ di Dallas, tra i cui clienti ci sono Apple, Tiffany & Co. e dozzine di aziende Fortune 500. La filiale, con sede appunto a Miami, avrebbe inizialmente acquistato il prodotto illegale dal Perù. Solo nel 2013, sempre secondo l’inchiesta del quotidiano americano, Ntr avrebbe acquisito quasi 1 miliardo di dollari di oro dal Paese andino, inclusi circa 400 milioni di dollari di metallo dorato, da Pedro Pérez Miranda, alias Peter Ferrari.
Il ruolo di Ferrari
Peter Ferrari è uno dei principali attori legati a un enorme caso d’oro illegale peruviano, che ha coinvolto Ntr insieme ad altre compagnie di importazione di oro con sede all’estero. Lo scorso 9 gennaio, come indica l’Osservatorio colombiano IC, le autorità statunitensi hanno indagato Ferrari e altri tre cittadini peruviani, poiché sospettati di gestire un traffico internazionale di riciclaggio di denaro in oro. L’inchiesta investigativa del Miami Herald è servita a svelare ciò che si cela dietro questo commercio internazionale, ovvero, i grandi gruppi criminali investirebbero nel traffico di oro per riciclare i proventi illeciti attraverso vendite a società, proprio come Ntr.
In seguito alla repressione del fenomeno da parte delle autorità peruviane del commercio illegale, la Ntr ha acquistato oro di contrabbando peruviano dalle vicine Bolivia ed Ecuador. A causa del raddoppio dei controlli che questi ultimi due Paesi avrebbero attuato, la Ntr avrebbe iniziato ad acquistare il metallo prezioso anche dalla Colombia, che è risultata essere Paese in cui prolifica la produzione illegale su vasta scala.