Quanto accaduto a San Pietroburgo è legato all’impegno per la cacciata dell’Isis in Siria. I servizi segreti russi sembrano non avere dubbi sulla natura dell’esplosione avvenuta in un supermercato dove un ordigno improvvisato (IED) è deflagrato causando il ferimento di una decina di persone, alcune in modo grave.
Anche il presidente Vladimir Putin ha sottolineato la chiara natura terrorista dell’esplosione e ha incaricato il direttore dei servizi di sicurezza, Aleksander Bortnikov, di “catturare i terroristi ed agire secondo la legge, senza escludere la loro eliminazione fisica”.
Mentre la Russia si interrogava ancora sullo strano incidente avvenuto a Mosca il 25 dicembre scorso, dove un autobus in servizio pubblico appena iniziata la marcia è finito nella scalinata di accesso a una fermata della metropolitana causando 5 vittime e numerosi feriti, un altro grave ‘incidente’ ha scosso l’ex Unione Sovietica.
Anche se non è arrivata una vera e propria rivendicazione, i seguaci dell’Isis hanno immortalato i 2 eventi in diversi fotogrammi postati sulla piattaforma Telegram, corredandoli di minacce contro l’Occidente e la Russia in prospettiva dell’arrivo del nuovo anno.
Le indagini sull’autobus che ha travolto i pedoni a Mosca
La polizia moscovita non ha ancora terminato gli accertamenti sull’autista dell’autobus di linea che, in sosta a lato della Slavyansky Boulevard, all’improvviso ha iniziato la marcia e imboccato le scale del sottopasso della fermata della linea metropolitana travolgendo i passanti e provocando la morte di 5 persone e il ferimento di altre 15. Il conducente, subito arrestato e sottoposto ad accertamenti, non è risultato in stato di ebbrezza alcolica ed ha imputato l’incidente ad un non meglio descritto problema tecnico del mezzo.
L’esplosione a San Pietroburgo
Se dunque per Mosca si percorre l’ipotesi dell’incidente, per l’esplosione avvenuta a San Pietroburgo, in un supermercato della catena Perekristok, gli investigatori russi vagliando varie piste, compresa quella dell’attentato terroristico. L’ordigno, confezionato artigianalmente e composto di una carica esplosiva equivalente a 200 grammi di tritolo, ha ferito 15 persone tra le quali alcune in maniera grave.
L’intelligence del Cremlino pone in relazione l’attentato con la partecipazione della Russia alla liberazione della Siria dall’Isis e non esclude a priori nuove attacchi anche contro altri Paesi della coalizione occidentale. Putin ha inoltre sottolineato come la Russia abbia “dato un contributo cruciale nella sconfitta delle forze criminali che hanno sfidato l’intera civiltà, distruggendo l’esercito terrorista di una dittatura barbarica”.