Il Black Friday è tornato. Come ogni anno dopo il ‘giorno del Ringraziamento’ americano il venerdì tanto atteso dello shopping compulsivo a prezzi stracciati è arrivato. Giorni di pubblicità alla radio, in televisione, al cinema e in rete per conquistare possibili clienti e svendere al miglior offerente l’aspirapolvere di ultima generazione.
Sono tantissime le aziende che hanno offerto ribassi interessanti, soprattutto online. Per citarne alcune: Nike, Amazon, Adidas, Groupalia ma anche compagnie aeree come Ryanair e EasyJet.
Ormai anche in Italia tutti i negozi aderiscono all’iniziativa offrendo sconti fino al 70% su moltissimi prodotti
Ma se da una parte fa gola il risparmio su accessori di ogni tipo, dall’altra bisogna fare attenzione alle modalità di pagamento, soprattutto via internet. Per questo Federconsumatori ha presentato una guida ai clienti per comprare in sicurezza e evitare le truffe.
Guida al cliente per gli acquisti online
Controllare i dati della società verificando ci siano correttamente riportati la partita iva, Rea e numero di registrazione. Controllare il metodo di pagamento. Federconsumatori consiglia di non affidarsi ai siti dove vengono riportati i loghi delle principali carte di credito.
E’ consigliabile che prima di procedere nell’acquisto si verifichino le modalità di recesso e ripensamento e che le condizioni di garanzia siano chiare.
Negli acquisti online sarebbe meglio non fare troppo affidamento sulle recensioni dei prodotti perché non sempre sono veritiere, ma piuttosto andare nei blog e nei siti effettuando un confronto.
Il principale criterio per valutare l’affidabilità di un venditore è rappresentato dal sigillo Netcomm.
Un’altra cosa che è bene tenere a mente prima di comprare qualcosa è l’attenzione nei confronti della privacy. Questo perché fornire dati personali in rete comporta un rischio e pertanto bisogna prestare massima attenzione al momento dell’acquisto online.
Anche gli sconti devono avere una logica. Federconsumatori consiglia di diffidare dei ribassi eccessivi.
Inoltre, il problema della contraffazione è sempre dietro all’angolo. Alcune aziende, infatti, potrebbero cercare di ingannare il cliente con prodotti che hanno un marchio simile ad altri per colore, nome e grafica. Inconsapevolmente la persona potrebbe comprare qualcosa di illegale e nociva alla salute.
I clienti dovrebbero diffidare, inoltre, anche dalle formule bonus ‘invita un amico’ perché potrebbero nascondere delle dinamiche volte all’acquisizione dei dati personali.
Il consiglio generale è quello di pagare sempre con carta di credito e PayPall perché nel caso qualcosa dovesse andare storto è possibile recuperare i soldi.
Le origini del Black Friday
Perché Black e perchè Friday? Tutto è nato negli anni ’70 negli Stati Uniti quando è stato istituito il venerdì dopo il Thanksgiving come giorno di inizio per i regali di Natale. ‘Black’ perché i negozi e le strade andavano in tilt a causa dell’enorme affluenza di questo giorno. In Italia questa usanza è arrivata molto dopo ma, un po’ come per l’Halloween, si è accodata, rendendo felici non poche persone e dando una spinta importante alle vendite.
Lo sciopero dei dipendenti Amazon
Ma non è tutto oro quel che luccica. E’ di questi giorni la notizia dello sciopero che i dipendenti della sede di Piacenza di Amazon hanno deciso di fare questo giorno. A scioperare non solo i dipendenti ‘fissi’ ma anche quelli precari. La protesta è stata organizzata dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Ugl terziario, per chiedere un migliore trattamento economico, oltre a una diversa regolamentazione dei turni di lavoro. Ciò nonostante il colosso mondiale dell’e-commerce americano ha tranquillizzato i clienti promettendo la massima affidabilità e puntualità nelle consegne.
Intanto su Twitter
Non sono mancati i ‘meme’ dei social per il ‘Black Friday’. Primo nelle tendenze Twitter, i commenti si sono sprecati. “Che bello è il Black Friday, ah no sono povera”scrive una ragazza ironicamente. Altri invece consigliano cosa comprare e dove farlo. C’è anche chi invece protesta per l’eccessivo interesse e congestione di informazioni e chi, invece, critica il venerdì nero dello shopping ritenendolo una pagliacciata capitalistica.