La morte di Daphne Curuana Galizia non ha ancora un colpevole. Gli investigatori indagano su quanto la giornalista scriveva nel suo blog a marzo. Una chiave interessante per risolvere il giallo si troverebbe negli articoli dove la donna denunciava le minacce ricevute. Galizia raccontava di persone maltesi e straniere implicate in attività criminali. Gli inquirenti sono convinti che la donna abbia avuto contatti diretti con alcuni di loro. Nel frattempo, la Polizia maltese ha acquisito i due messaggi che Daphne Caruana Galizia ha inviato al suo avvocato nove giorni prima della morte. Il legale, Robert Montalto, ha dichiarato di non avere mai rivelato prima il contenuto dei messaggi.
Migliaia le persone presenti a La Valletta per la manifestazione in memoria della blogger
Il Paese è ancora scosso e per questo è stata organizzata una manifestazione nella capitale, La Valletta, a sostegno della giornalista e della sua famiglia. Migliaia di persone presenti in un corteo durato tutto il pomeriggio. Grande assente il primo ministro Joseph Muscat.
“Da ciò che hanno detto alcuni organizzatori e la famiglia, capisco che non sarei accolto con favore alla manifestazione pubblica di questo pomeriggio e non vado pertanto a partecipare perché non voglio provocare nessuno – ha spiegato Muscat in onda su One Radio – Come ho detto, capisco e lo accetto, ma ho invitato i funzionari del Partito laburista a partecipare e sostenere la manifestazione perché credo che sia importante per il Paese di riunirsi in questo momento”.
Muscat ha anche affermato che avrebbe voluto che Daphne Caruana Galizia fosse stata ancora viva una volta conclusa l’indagine nei suoi confronti e in quelli di sua moglie. “Mi sarebbe piaciuto vedere quello che avrebbe fatto e che avrebbe detto a coloro che le hanno dato le false informazioni – ha spiegato – Se a me o a mia moglie in futuro ci scoprissero colpevoli di qualsiasi cosa, Galizia avrebbe potuto assistere al mantenimento della mia parola riguardo alle mie dimissioni immediate”.
Muscat offre 1 milione di euro a chiunque conosca l’assassino di Galizia
Muscat ha confermato la ricompensa per chiunque abbia il nome dell’assassino di Galizia: un milione di dollari offerti dal Governo.