“Ringrazio davvero per il contributo offerto. Oggi ho avuto la prova di una grande cooperazione. In particolare, in questo contesto di minaccia terroristica, l’Italia non contribuisce solo con Unifil, ma anche con la Mibil che garantisce un ulteriore incremento dell’efficienza delle Laf”. Sono le parole del ministro della Difesa libanese, Yacoub Sarraf, durante la visita al Comando della missione militare bilaterale italiana in Libano. Accompagnato dall’ambasciatore d’Italia, Massimo Marotti, e accolto dal colonnello Stefano Giribono, comandante della Mibil dal 15 settembre scorso, il ministro della Difesa libanese è atterrato in elicottero presso la base delle Laf (Lebanese armed forces) di Al Samaya, nel sud del Libano.
Durante la visita è stato presentato un briefing teso a far conoscere scopo, missione, organizzazione, risultati ed obiettivi futuri della missione Mibil, da quando è stata schierata ad oggi. Successivamente il Ministro ha assistito a una dimostrazione pratica del corso a favore delle unità cinofile (K9 unit) effettive alla Guardia presidenziale libanese. I binomi, qualificati Edd (Explosive detection dog), hanno dato prova del livello addestrativo raggiunto attraverso l’esecuzione di esercizi di governo del cane e di ricerca di simulacri. Al termine dell’attività, le autorità si sono spostate presso la base “Millevoi” di Shama, sede del Comando del contingente italiano in Libano, dove il Ministro ha firmato l’albo d’onore.
La Mibil, operante in Libano dal 2015, sviluppa attività di assistenza nella formazione e addestramento in favore delle Laf, attraverso l’impiego di Mobile Training Team italiani, provenienti dai reparti altamente specializzati di tutte le forze armate e inviati ad hoc nella terra dei cedri con lo scopo di incrementare la capacità operativa delle Laf, affinchè possano garantire la sicurezza e la stabilità del Paese.
Nel solo 2016 la Mibil ha effettuato numerosi corsi che hanno permesso la preparazione di oltre 300 tra ufficiali, sottufficiali e militari di truppa; nel 2017 ha incrementato le attività formando già oltre 400 unità e raggiungendo, entro la fine dell’anno, le circa 1000 unità addestrate, in aderenza agli accordi bilaterali tra il governo italiano e libanese.