Se la stanza è piena, stai vicino ai muri, evitando il centro? No, non è un quiz per i nostri lettori ma una delle numerose domande del questionario tecnico-attitudinale che sarebbe stato inviato ai dipendenti del gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle alla Camera.
Secondo quanto ha appreso l’AdnKronos, che ha divulgato in un suo articolo alcuni dettagli esclusivi di questo curioso test, entro le 12 di oggi il personale avrebbe dovuto rispondere a numerose domande, molte delle quali, pare, inerenti a questioni che attengono la vita privata dei singoli dipendenti.
Ritorsione verso i ‘burocrati’ del gruppo o semplice esperimento da allargare, magari, durante le selezioni dei profili per la futura campagna elettorale alle politiche? Non è dato sapere. I pochi dettagli che emergono, per ora, riguarderebbero solo una società di Modena incaricata di gestire il contenuto delle domande.
In realtà il M5S non è nuovo a trovate del genere. Ai dipendenti, infatti, erano già stati interdetti – secondo l’agenzia di stampa – numerosi comportamenti tra i quali l’utilizzo della mail personale o di altri dispositivi come le chiavette USB.
Se nulla si sa, ancora, del perché e di come verrà valutato questo originale test orwelliano, le indiscrezioni parlano di profondo malumore all’interno del personale: nonostante ciò, sempre stando a quanto riferisce l’AdnKronos, pare che non ci siano state defezioni e che sia stato compilato da tutti.