L’Etna torna a far preoccupare. Dopo giorni di scosse e fenomeni lavici, intorno alle 14 e 30 del 16 marzo, la lava incandescente si è incontrata con la neve provocando un’esplosione freatica. Dieci i feriti di cui sei trasportati negli ospedali di Catania e Acireale, nessuno in pericolo di vita. Tra loro coinvolti 3 vulcanologi dell’Ingv di Catania impegnati in una ricognizione sul teatro eruttivo e una troupe della BBC presente per fare delle riprese televisive. Durante l’esplosione, avvenuta sul fronte sud-est del vulcano, sono stati lanciati in aria massi e lava che cadendo hanno colpito i presenti, ferendoli per lo più in testa.
“L’esplosione è avvenuta sul fronte della colata lavica attiva a 2700 metri di quota ed è stata causata dal rapido scioglimento della neve”, ha spiegato Il vulcanologo Stefano Branca dell’Ingv di Catania. Sul posto sono arrivati i militari del soccorso alpino, della guardia di finanza, la forestale, la polizia e i volontari del soccorso alpino civile.
Era da trent’anni che Catania e zone limitrofe non temevano così tanto le eruzioni del vulcano. Nonostante la zona sia abitata e ospiti numerosi centri turistici, sembrerebbe proprio che l’Etna sia il grande sorvegliato, tanto da condizionare molti aspetti della città. Infatti, spesso molti voli aerei non partono o hanno grandi difficoltà a decollare a causa del vento e dalle eruzioni del vulcano siciliano.