“La risoluzione impegna l’intero Consiglio regionale e richiede anche una mobilitazione dei Parlamentari valdostani a Roma ad appoggiare il disegno di legge Bignami: “Norme per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare”. Dalla Valle d’Aosta fino a Montecitorio. La battaglia dell’assessore alla Sanità non si limita alla regione più piccola d’Italia. Infatti secondo Laurent Vierìn “il riconoscimento e la valorizzazione della figura del caregiver familiare, in quanto componente della rete di assistenza alla persona e risorsa del sistema integrato dei servizi sociali, socio-sanitari è il naturale e doveroso evolversi della concezione del welfare stesso”.
Dottor Vierìn, la Valle d’Aosta ha recentemente approvato una risoluzione che riconosce la figura del Caregiver familiare. Lei ne è stato il primo firmatario. Come si è arrivati a questo documento che costituisce un grande passo in avanti non solo politico ma per la società civile?
“Abbiamo voluto, attraverso l’approvazione di questa risoluzione che ho proposto al Consiglio regionale, manifestare la nostra sensibilità rispetto a questa tematica che riteniamo fondamentale. Infatti credo che nell’ambito delle politiche del welfare la cura familiare e la solidarietà siano beni sociali imprescindibili in un’ottica di costruzione del nuovo modello di welfare valdostano. Stiamo infatti lavorando a una legge regionale che ridisegnerà l’intero modello sociale della Valle d’Aosta. Il riconoscimento e la valorizzazione della figura del caregiver familiare, in quanto componente della rete di assistenza alla persona e risorsa del sistema integrato dei servizi sociali, socio-sanitari è il naturale e doveroso evolversi della concezione del welfare stesso”.
Quali forme di sostegno sono previste?
“Con il termine caregiver familiare si intende una persona che assiste – senza alcun compenso – un proprio congiunto (un familiare, un amico) non in grado autonomamente di svolgere gli atti necessari alla vita quotidiana a causa dell’età, di una disabilità, di una malattia. Nell’ambito della programmazione sociale, socio-sanitaria e sanitaria nelle forme e nei modi previsti dalla normativa vigente le forme di sostegno a questa figura si possono esplicitare attraverso:
– l’informazione, l’orientamento e l’affiancamento nell’accesso ai servizi necessari ai fini
assistenziali;
– la formazione e l’addestramento finalizzati al corretto svolgimento del lavoro di cura;
– il supporto utile ad evitare l’isolamento e il rischio di burnout, inteso come esito patologico di un
processo stressogeno che colpisce le persone che esercitano attività di cura, nei casi più complessi
anche attraverso l’attivazione di reti solidali, il supporto psicologico e la partecipazione a gruppi
di auto mutuo aiuto di caregiver familiari;
– la definizione del responsabile delle cure nell’ambito del Piano Assistenziale Individualizzato della persona assistita;
– l’individuazione di soluzioni condivise nelle situazioni di emergenza personale o assistenziale
segnalate dal caregiver familiare, con possibile piano per fronteggiare l’emergenza o ridefinizione
del PAI stesso qualora la situazione imprevista assuma carattere di stabilità;
– il sollievo di emergenza e di tipo programmato;
– la domiciliarizzazione delle visite specialistiche nei casi di difficoltà di spostamento dell’assistito,
compatibilmente con la disponibilità del personale medico e l’organizzazione dei servizi sanitari”.
La risoluzione prevede una tutela a livello previdenziale- assicurativo?
“La risoluzione impegna l’intero Consiglio regionale e richiede anche una mobilitazione dei Parlamentari valdostani a Roma ad appoggiare, in particolare, il disegno di legge Bignami: “Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare”. Il disegno di legge ritiene opportuno e necessario riconoscere ai caregiver familiari una condizione giuridica di tutela, equivalente almeno a quella riconosciuta ai lavoratori domestici oltre a tener conto dell’imprescindibile riconoscimento delle competenze lavorative acquisite in ambito informale”.
Da quando sarà applicativa?
“La nostra azione vuole sollecitare una rapida approvazione di questo disegno di legge. In ogni caso ci
muoveremo autonomamente al fine di prevedere a livello locale questa importante misura”.
Cosa si può e si deve migliorare a livello legislativo?
“Evitare che il riconoscimento di questa figura finisca con l’essere solo formale prevedendo tutele previdenziali, per malattie e assicurative a carico del bilancio pubblico”.