Dopo la prima scossa è gia panico. La seconda ha generato il caos. Roma ha dovuto fare i conti ancora una volta con il terremoto. Quattro scosse che hanno fatto scattare centinaia di segnalazioni al numero di vigili del fuoco. Scuole e metropolitane chiuse, mentre tra le 12 e le 14 il traffico è impazzito. «Siamo al Centro operativo comunale per verificare eventuali emergenze a Roma dopo le scosse di #terremoto di oggi», ha fatto sapere nel primo pomeriggio con un tweet il sindaco di Roma Virginia Raggi.
Circa 150 le telefonate arrivate ai vigili del fuoco per segnalare crepe e lesioni, nella sola mattinata, quando quattro scosse si sono succedute a distanza di poco tempo l’una dall’altra, dalle 10.25 alle 14.33, tutte di magnitudo compresa tra 5.1 e 5.4. Alle 19 erano ancora circa 83 le segnalazioni in coda. I controlli, per fortuna, non hanno rivelato criticità, ma il monitoraggio è andato avanti tutto il giorno. Solo in zona piazza Bologna sono stati cinque gli stabili visionati. Altre verifiche sono state fatte al teatro Argentina, dove dopo le scosse sono state segnalate lesioni al quarto piano della struttura. Dopo gli accertamenti dei pompieri non sono emerse criticità. Altri interventi sono stati eseguiti all’Eur nel palazzo dell’Archivio di Stato e in quello dell’Inps.
La psicosi, però, è dilagata. Il ricordo di quanto accaduto il 24 agosto quando il terremoto ha devastato la citta di Amatrice e non solo, è ancora vivo. In quella cirostanza a Roma furono numerose le richieste di intervento per edifici pubblici e privati. In alcuni casi è stata disposta anche l’evacuazione di immobili e la chiusura di strade e ponti. Al termine del vertice con Atac Ama, Acea, Simu, Protezione civile e Polizia municipale, che si é tento presso il Coc- Centro di coordinamento della Protezione civile sito a Porta Metronia, il primo cittadino ha voluto tranquillizzare la cittadinanza per far rientrare l’allarme: “La città é presidiata, la polizia locale é dappertutto – ha dichiarato – Rassicuriamo, non ci sono state segnalazioni di alcun genere. Facciano rientrare l’allarme che si é scatenato questa mattina sulle scuole. Non ho diramato alcuna ordinanza di evacuazione o di chiusura delle scuole, anche perché sentito il prefetto che a sua volta aveva sentito la centrale operativa dei vigili del fuoco, non si rilevavano motivi di preoccupazione tale da far emettere un’ordinanza così restrittiva. La sala operativa, il Coc, é aperto, quindi per ogni eventuale emergenza si riunisce nuovamente. Questa mattina, immediatamente dopo le scosse avevamo chiuso le metropolitane per effettuare controlli, sono state entrambe riaperte”. Alla riunione straordinaria ha partecipato anche l’assessore al Sociale Laura Baldassarre.
E ancora, in riferiemento ai problemi di viabilità dovuti anche alla chiusura delle linee della metropolitana, Virginia Raggi ha chiarito: “Rimangono comunque spenti i varchi, per cui la ZTL é libera, si può circolare, per agevolare la circolazione delle macchine e dei mezzi pubblici. Partiranno di nuovo i controlli speditivi sulle scuole e gli edifici pubblici. Ci baseremo su quelle che erano le risultanze della volta scorsa e se ci dovessero essere dei peggioramenti nelle strutture interverremo di nuovo. Per adesso non ci sono altri aggiornamenti”. Il primo cittadino ha espresso anche solidarietà alle popolezioni novaamente colpite dal sisma e strette nella morsa del gelo a causa delle forti nevicate: “Per prima cosa intendiamo esprimere vicinanza alle popolazioni che sono state nuovamente funestate da questo sisma. Dobbiamo però rassicurare su quello che stiamo facendo a Roma, abbiamo allertato tutte le pattuglie della Polizia locale che sono sul territorio per controllare qualunque tipo di necessità qualunque tipo di danno che al momento non è stato rilevato”.
La paura, però, ha tenuto banco per quasi tutta la giornata. Dopo la seconda scossa le scuole sono state evacuate e tra le 12 e le 14 le strade della Capitale si sono riempite di genitori e nonni che si sono precipitati a recuperare i più piccoli.